Nella parrocchia di don Marco Ricci “ognuno si procurerà un rametto di ulivo e porterà un po’ di acqua in una bottiglina di vetro”
Estratto dell’articolo pubblicato da anteprima24:
“Una Pasqua sicura e plastic free per salvaguardare l’ambiente e il suo habitat: così don Marco Ricci, sacerdote nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Ercolano (Napoli) lancia il suo monito ai fedeli. E lo fa attraverso una locandina pubblicata sul profilo facebook ‘Salute Ambiente Vesuvio’ in cui si legge che ”In chiesa non ci saranno rami di ulivo in bustine di plastica ed acqua santa in bottigline di plastica. Ognuno si procurerà un rametto di ulivo e porterà un po’ di acqua in una bottiglina di vetro che ad ogni messa, domenica delle Palme e Pasqua, saranno benedette. L’iniziativa per salvaguardare la madre terra si inserisce nel rispetto delle disposizioni dei vescovi italiani che, in periodo di emergenza sanitaria covid, dicono ‘in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami di ulivo’. E non è tutto. In un’altra locandina il sacerdote mostra le immagini dell’ambiente ferito e deturpato dai rifiuti, a pochi passi dalla parrocchia con sfondo il Vesuvio. E invita i fedeli a non voltarsi dall’altra parte“.
Il mio commento:
Qualche giorno fa letto questo articolo e mi è venuto da ridere. Purtroppo capita che i giornalisti invece di raccontare i fatti per come sono, alterano la verità. Infatti, chi non conosce il parroco in questione, leggendo questo articolo o altri simili, potrebbe pensare davvero alla svolta ecologica. Chi, invece, conosce il parroco in questione, sa che i motivi sono altri.
Lo spiego in questo modo. Nelle sue parrocchie non vengono distribuiti i fogli della messa perché “se no i fedeli si distraggono“.
Mio padre, per ragioni che non sto a spiegare, suo malgrado, si trova a dover partecipare alle attività di una delle parrocchie gestite dal parroco in questione. Mio padre ha comprato il kit per la sanificazione (alcol compreso) ed è lui che sanifica la parrocchia. Ha comprato il cesto delle offerte. Ha fatto rilegare il libro delle letture (perché era vergognoso). Ha comprato e attaccato (col mio aiuto) gli adesivi per il distanziamento. Ha comprato le aste dei microfoni. Io ho prestato i miei cavi. Il precedente sacerdote ha comprato una piccola cassa e un paio di microfoni.
Insomma, detto nel mio dialetto, leggendo il mio elenco, uno potrebbe arrivare alla conclusione che “non mette e man rind a sacca soja“.
Quindi, la presunta svolta ecologica, dopo aver letto il mio elenco, potrebbe essere interpretata come una furbata per non comprare le bottiglie d’acqua. Per i rami, invece, o li prende lui o li prendono i fedeli, l’ambiente si deturpa lo stesso.