Il Parco nazionale del Vesuvio è stato istituito il 5 giugno del 1995 per il grande interesse geologico, biologico e storico che il suo territorio rappresenta
Come premesso nel mio primo articolo dal titolo “Cosa vedere a Ercolano“, sto scrivendo una guida sulle bellezze di Ercolano, il paese dove vivo. Così, il futuro turista che volesse saperne di più potrà consultare i post scritti da un abitante della città degli Scavi.
Nel primo articolo ho parlato genericamente di Ercolano. In questi articoli, invece, parlerò più nel dettaglio dei singoli luoghi da visitare.
Dunque, in questo articolo ti parlo del Parco Nazionale del Vesuvio.
Parco Nazionale del Vesuvio
Il Parco Nazionale del Vesuvio è stato istituito il 5 giugno del 1995 per conservare le specie animali e vegetali, le associazioni vegetali e forestali, le singolarità geologiche, le formazioni paleontologiche, le comunità biologiche, i biotopi, i valori scenici e panoramici, i processi naturali, gli equilibri idraulici e idrogeologici e gli equilibri ecologici del territorio vesuviano.
Il Parco si sviluppa attorno al Vesuvio e rappresenta il tipico esempio di “vulcano a recinto“, costituito da un cono esterno tronco, il Monte Somma, (oggi spento e con una cinta craterica in buona parte demolita) entro il quale si trova un cono più piccolo (che rappresenta il Vesuvio, ancora attivo).
Una delle singolarità del Parco è rappresentata dalla notevole presenza di specie floristiche e faunistiche in rapporto alla sua ridotta estensione: sono presenti 612 specie appartenenti al mondo vegetale e 227 specie (tra quelle studiate) appartenenti a quello animale.
I comuni del Parco del Vesuvio sono 13:
- Boscoreale
- Boscotrecase
- Ercolano
- Massa di Somma
- Ottaviano
- Pollena Trocchia
- San Giuseppe Vesuviano
- San Sebastiano al Vesuvio
- Sant’Anastasia
- Somma Vesuviana
- Terzigno
- Torre del Greco
- Trecase
I sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio
Nel parco è possibile fare escursioni lungo gli 11 sentieri ufficiali presenti.
Sentiero n°1 – “La valle dell’inferno”
Attraversa angusti tornanti in salita e discesa attorno al Vallone Tagliente. Nel percorso si possono ammirare i Cognoli di Levante, spettacolare esempio di lava a corda.
- Lunghezza complessiva: 9.972 m
- Quota massima: 965 m s.l.m.
- Difficoltà: alta
Sentiero n°2 – “I Cognoli di Ottaviano”
Un ampio giro consente, una volta arrivati al Largo Prisco, il ritorno nello stesso spiazzo, dopo una sequenza di saliscendi.
- Lunghezza complessiva: 8.134 m
- Quota massima: 1.112 m s.l.m.
- Difficoltà: alta
Sentiero n°3 – “La traversata del Monte Somma”
Percorso che consente di esplorare il passato del grande vulcano, con l’affaccio sul fiume di lava del 1944, panoramiche vedute sul golfo di Napoli, ed attraversamento di gran parte del Monte Somma.
- Lunghezza complessiva: 7.650 m
- Quota massima: 1.132 m s.l.m.
- Difficoltà: facile
Sentiero n°4 – “La Riserva Naturale Tirone-Alto Vesuvio”
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Riserva naturale Tirone Alto Vesuvio.
Attraversa un suggestivo bosco. Questo sentiero ha due curiosità: attraversa il punto universalmente ritenuto con la veduta più spettacolare del Parco e incrocia quella che si ritiene essere la leggendaria baracca della strega Amelia, personaggio dei fumetti di Walt Disney.
- Lunghezza complessiva: 8.413 m
- Quota massima: 690 m s.l.m.
- Difficoltà: bassa
Sentiero n°5 – “La salita al cratere del Vesuvio”
Questo percorso ascende verso il Gran Cono del Vesuvio, attraversando la Capannuccia e il Rifugio Imbò prima di ritornare al Piazzale Ercolano (punto di partenza). Tra tutti i percorsi è quello più frequentato.
- Lunghezza complessiva: 3.807 m
- Quota massima: 1.170 m s.l.m.
- Difficoltà: bassa
Sentiero n°6 – “La strada Matrone”
Il percorso prende il nome dai due fratelli che tracciarono il sentiero, quasi un secolo fa. La passeggiata sfiora i 7 km, durante i quali è possibile ammirare le bocche laviche apertesi nel 1906.
- Lunghezza complessiva: 6.877 m
- Quota massima: 1.050 m s.l.m.
- Difficoltà: alta
Sentiero n°7 – “Il vallone della profica”
Questo percorso, relativamente breve rispetto agli altri (meno di 2 km), permette di attraversare la terra in cui nascono i pomodorini a piennolo, tipici del comprensorio vesuviano. Il sentiero termina in una suggestiva pineta.
- Lunghezza complessiva: 1.718 m
- Quota massima: 430 m s.l.m.
- Difficoltà: bassa
Sentiero n°8 – “Lungo il tragitto del trenino a cremagliera”
Un tempo l’Eremo del Salvatore era collegato, a valle, con Resina (Ercolano), attraverso un trenino a cremagliera, il cui percorso è possibile ammirare da questo sentiero. Il percorso, sebbene piuttosto breve (poco più di un kilometro), presenta qualche forte pendenza ed è considerato quindi di difficoltà media.
- Lunghezza complessiva: 1.188 m
- Quota massima: 520 m s.l.m.
- Difficoltà: media
Sentiero n°9 – “Il fiume di lava”
Questo percorso breve e agevole, inaugurato ufficialmente il 2 Marzo 2020[21], attraversa un paio di boschetti molto suggestivi, dominati da ginestre e valeriana. Prova l’emozione di passeggiare su una colata lavica, attorniati da un paesaggio quasi lunare.
- Lunghezza complessiva: 690 m
- Quota massima: 540 m s.l.m.
- Difficoltà: bassa
Sentiero n°10 – “L’Olivella”
L’itinerario percorre lo stradello dell’Olivella che si inerpica tra le campagne di Sant’Anastasia e conduce alle omonime sorgenti a quota 382 m s.l.m.
- Lunghezza complessiva: 1.865 m
- Quota massima: 382 m s.l.m.
- Difficoltà: bassa
Sentiero n°11 – “La pineta di Terzigno”
Il sentiero è strutturato in un percorso pianeggiante, all’interno di una fitta pineta.
- Lunghezza complessiva 750
- Quota massima 211
- Difficoltà bassa