Il VIC-20 consisteva in una tastiera e un trasformatore. Il Commodore 64 aveva anche il joystick e un “registratore” per far partire la musicacassetta con dentro il gioco
Quand’ero piccolo aveva paura di rompere tutti i gadget tecnologici che toccavo.
Avendo due fratelli più grandi di me (il primo di quasi 10 anni e il secondo di quasi 6), ho avuto la fortuna di utilizzare un aggeggio tecnologico chiamato VIC-20 (in pratica era il precursore del Commodore 64).
Il VIC-20 consisteva in una tastiera e un trasformatore. Il Commodore 64 aveva anche il joystick e un “registratore” per far partire la musicacassetta con dentro il gioco.
Quei giochi mi sono rimasti nel cuore: la corsa dei cavalli, l’isola del tesoro, ecc. ecc.
Siccome ero il più piccolo, i miei fratelli per non farmi giocare, dicevano sempre: “non toccare, che lo rompi“. E io sono cresciuto con una sorta di fobia di rompere gli aggeggi tecnologici.
Tant’è che quando un mio compagno di classe alle superiori compro’ il primo PC (non ricordo quale versione di windows), e voleva che provassi a giocare al classico Fifa, doveva chiedermelo 3-4 volte prima che accettassi, per paura di far saltare qualche tasto della tastiera.
Oggi, in pratica, per lavoro, passo metà delle mie giornate davanti ad un PC.