Non sappiamo da chi viene pagata la gente che ci lavora per diffondere verità impossibili da verificare
Esistono in Italia dei siti che, senza averne diritto, senza che nessuno a livello istituzionale gliene abbia dato il potere, bollano le notizie come vere o false.
Chiariamo una volta per tutte una cosa
Le notizie sono vere o false solo se lo decide la giustizia. Non lo decide Google, non lo decide Facebook, non lo decidono i giornalisti, non lo decidono i siti anti bufale che non si sa da chi sono finanziati. Quindi, qualsiasi sia la notizia, anche la più demenziale o assurda, è vera o falsa solo se lo decide un giudice.
Esempi:
“No, non è vero che ci sono “biolaboratori NATO” in Ucraina”
“No, in Europa i vaccini anti-Covid non hanno causato quasi 40 mila decessi”
Non sappiamo se è vero o è falso. Non esistono indagini indipendenti. Per indipendenti si intendono indagini dove non sono gli stessi paesi accusati a fare le indagini. Se esiste un’accusa di biolaboratori Nato, le indagini non possono essere condotte dai paesi che fanno parte della Nato. Se si parla di vaccini che causano la morte, le indagini non possono essere condotte da chi ha fatto il vaccino o da chi tiene rapporti con quelle aziende. Cioè, è un insulto all’intelligenza della gente.
Quindi finché non si farà un’indagine indipendente, dire che non è vero è una cazzata, è propaganda, è il modo più scorretto di gestire un sito anti-bufale.
Che poi alcuni di questi siti, se si va a leggere i testi, non sono manco obiettivi (cosa fondamentale per un sito anti bufale). Scrivono dei testi offensivi nei confronti di chi non la pensa come loro. Poi fanno le liste di siti che secondo loro diffonderebbero fake news. Cioè, a diffamazione proprio.
Per me l’unico ed insostituibile sito antibufale è soltanto Attivissimo. Non ho mai notato parzialità, anche se non lo seguo più da qualche anno.
I siti anti bufale italiani, quando trattano argomenti politici, religiosi, sociali e simili, invece di limitarsi a spiegare perché un fatto è vero o falso… prima, durante e dopo la stesura dell’articolo esprimono il loro disprezzo nei confronti di chi crede o non crede in quella determinata tesi. Poi utilizzano tutta una serie di fonti di parte per sostenere la tesi.
Titolo: Gli asili volano? Falso
“I soliti complottisti ne hanno combinata un’altra. Ora vogliono far credere che gli asini volino. Di solito queste persone, notoriamente terrapiattiste, ecc. ecc.”
Dopo aver letto le prime due righe inserisco quel sito nella lista nera di siti inutili da leggere. 😛
Un sito anti bufale serio dovrebbe citarmi tutte le fonti, fornire prove schiaccianti ed evitare di far irritare chi legge. Se, ad esempio, uno ha paura del vaccino e cerca notizie su un sito anti-bufale si trova davanti un articolo che inizia con: “i no-vax, quelle persone che di solito credono alle teorie più assurde e ai complotti si sono fatte fregare dai soliti creatori di fake news, ecc.” Il tizio, dopo aver letto, manderà a… l’autore e continuerà a credere che il vaccino è il male.