Da un po’ di tempo Google Adsense è diventato più restrittivo e ha aggiunto nuove regole
Da un po’ di tempo Google Adsense è diventato più restrittivo. Ha aggiunto nuove regole e ogni tanto (credo in modo automatico) arrivano segnalazioni quando il contenuto presente su una pagina non segue le linee guida.
Tra le segnalazioni c’è quella di “contenuti scioccanti“.
In sostanza, questa segnalazione dice che all’interno della pagina sono presenti “contenuti scioccanti” e quindi alcuni inserzionisti evitano di pubblicare i loro annunci pubblicitari.
Il bello è che questo avviso mi è arrivato in un sito dedicato ai cartoni animati e in uno dedicato ai canti di chiesa.
Nel primo sito, quello sui cartoni animati, l’unico contenuto che potrebbe essere ritenuto scioccante è il video di Youtube che mostra il trailer del cartone animato. Ora Youtube e Google Adsense appartengono alla medesima azienda, quindi se quel contenuto è scioccante non dovrebbe essere presente nemmeno su Youtube. Ma poi stiamo parlando di un cartone animato che guardano i bambini.
Il secondo avviso è ancora più divertente. Nel blog dove pubblico canti di chiesa, in ogni pagina è presente il testo, gli accordi e il video di Youtube. Uno dei canti è stato segnalato come contenuto scioccante. Credo sempre per via del video di Youtube. Oltre ad essere assurdo, credo sia anche discriminazione religiosa.
Inoltre, un intero sito è perennemente segnalato per la presenza di contenuti copiati. E’ un blog dove pubblico aforismi e frasi celebri. Mi sembra normale, quindi, che aforismi e frasi celebri siano presenti in numerosi altri siti. Credo, quindi, sia una grandissima ESSE questa segnalazione.
Infine, nel sito su fantasy e dark, ho una categoria dedicata allo streaming. Ci sono sia link dei siti di Amazon Prime, Netflix, ecc., sia link di siti meno conosciuti.
Ogni tanto Google mi manda un’email in cui dice che in seguito ad una richiesta da parte del cosiddetto Copyright USA una pagina è stata esclusa dai risultati di ricerca.
E’ un’assurdità per vari motivi. Primo, perché il mio sito è italiano e quindi il Copyright USA non dovrebbe contare nulla. Secondo, le pagine si limitano a elencare dei link, quindi se un contenuto è ritenuto non idoneo, dovrebbe essere il sito che segnalo ad essere escluso dai risultati della ricerca. Che c’entra la mia pagina? Non possono essere ritenuto responsabile anche di quello che pubblicano i siti che segnalo. Non posso sapere se quel sito pubblica o non pubblica materiale protetto da copyright.
In questo caso, però, la soluzione è semplice: basta cambiare l’URL della pagina e aspettare che sia nuovamente indicizzare da Google.
Purtroppo se ci facciamo controllare dall’intelligenza artificiale o in generale dalle macchine, questo è il risultato.
Ovviamente non mi azzardo minimamente a segnalare queste assurdità a Google perché, con la fortuna che mi ritrovo, sarebbero capaci di darmi pure torto.