Nel blog di un italiano emigrato in Germania c’è scritto questo:
“Il titolare di questo blog e’ residente in Germania , non piu’ in Italia, e pertanto risponde di quel che scrive solo alla giustizia tedesca. Di conseguenza, me ne “impippo scosciatamente” delle leggi-bavaglio contro i blog. Non pubblichero’ smentite, non correggero’ quel che dico, non usero’ un linguaggio diverso, e specialmente: se sei un coglione, ti chiamero’ proprio “coglione”. Get used to it.”
E se sei senza palle, senza palle ti chiamerò dall’Italia. Io quello che voglio dire lo dico senza problemi, i vigliacchi possono andarsene in Germania. Che apra un blog in lingua tedesca e faccia delle critiche, poi vedremo che fine farà la sua libertà. 😉
In casa ospito dei sacerdoti. Sono stranieri, per lo più indiani. Di solito vivono a Roma, per studiare. Conoscono delle famiglie qui in Italia, in Germania e negli Stati Uniti e vengono ospitati per brevi periodi. Loro qui sono molto più felici, boh, forse sono contenti che in Italia non funzioni un CI.
Secondo me, la differenza tra l’italiano che si trasferisce in un altro Stato e lo straniero che viene a vivere in Italia è questa:
- l’italiano decide di andare a vivere in un altro Stato per una serie di ragioni soggettive (non gli piace il luogo dove ha vissuto fin’ora, non trova lavoro, ecc).
- lo straniero viene in vacanza o per lavoro in Italia, scopre che è bellissimo vivere qui, e resta.