Macchine Mortali: cast, trailer, trama, libro e curiosità sui film

Macchine Mortali è l’adattamento dell’omonimo romanzo fantasy. Cast, trailer, trama, libro e curiosità sui film

Macchine Mortali: cast, trailer, trama, libro e curiosità sui film
Macchine Mortali è un film fantasy diretto da Christian Rivers, riadattamento dell’omonimo romanzo fantastico di azione, ambientato in uno scenario apocalittico. Il film ruota intorno alla vicende di Tom Natsworthy, che si troverà a combattere per la sopravvivenza.

Trama

Un cataclisma ha distrutto il mondo civilizzato, la cosiddetta “Guerra dei sessanta minuti“. Migliaia di anni dopo la razza umana si è adattata al nuovo stile di vita vivendo su enormi metropoli in movimento e vagando per la Terra sottomettendo le piccole città trazioniste.

Tom Natsworthy, è un orfano proveniente da una classe inferiore della città trazionista di Londra e viaggia a bordo della “macchina mortale”. Si imbatterà in Hester Shaw, una pericolosa fuggitiva, e si troverà a dover lottare per la sopravvivenza. I due opposti che non dovrebbero mai incontrarsi, ma che alla fine si attraggono.

Macchine Mortali, basato sul romanzo fantasy di Philip Reeve, è l’adattamento diretto dal premio Oscar Christian Rivers, maestro degli effetti speciali, come ad esempio quelli di King Kong. E poi ci sono i produttori Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens, tre volte premi Oscar per le trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit.

Film di Macchine Mortali

Nel XXI secolo, si scatena la guerra dei 60 minuti, durante la quale il mondo viene devastato e l’umanità rischia l’estinzione a causa delle armi quantiche chiamate “Medusa”, che causano sconvolgimenti geologici enormi. Per sfuggire ai terremoti, eruzioni vulcaniche e altre catastrofi naturali, i sopravvissuti trasformano i loro insediamenti in grandi veicoli, dando inizio all’era delle grandi città predatrici dell’Ovest.

Oltre 1.000 anni dopo, l’instabilità geologica si placa e in molte parti del mondo nasce un movimento antitrazionista che si oppone al mantenimento delle città trazionate, le quali consumano enormi quantità di risorse. Una di queste è Londra, che abbandona la Gran Bretagna e, arrivata nell’Europa continentale, cattura una piccola città mineraria con a bordo Hester Shaw, una giovane donna con il volto sfregiato. Cerca di uccidere Thaddeus Valentine, il più importante storico della città, ma viene fermata da Tom Natsworthy, un giovane apprendista storico. Dopo il fallito tentativo di omicidio, Hester cerca di fuggire, ma viene inseguita da Tom, che cerca di impedirle di gettarsi nello scarico dei rifiuti della città. La donna rivela di aver cercato di uccidere Valentine per vendicare l’assassinio di sua madre, Pandora Shaw. Successivamente, si libera dalla presa di Tom e precipita nello scarico. Tom racconta a Katherine, la figlia di Valentine, quanto Hester gli aveva detto, ma Valentine lo spinge a sua volta nel baratro, mentendo poi a Katherine sulle circostanze della caduta. Katherine però nota la presenza di Bevis Pod, un amico di Tom, che aveva assistito alla scena, e le rivela la verità. Nel frattempo, Thaddeus libera Shrike, un “uomo rinato” (cioè un cyborg) dalla prigione, con l’ordine di uccidere Hester.

Hester e Tom cercano di sopravvivere nel territorio esterno. Durante la notte, vengono attaccati da due città sudiste che praticano la caccia all’uomo, ma vengono salvati da un’anziana coppia che li ospita nel loro veicolo mimetizzato. Tuttavia, la coppia si rivela essere schiavista e Hester e Tom vengono condotti a un raduno di piccole città commerciali. Qui, vengono salvati da Anna Fang, una famosa antitrazionista, che libera Hester dal mercato degli schiavi e la protegge da Shrike, che è arrivato nel frattempo. Tom, a sua volta, viene salvato da Hester e i tre fuggono insieme. Hester confida a Tom che Shrike l’ha salvata e cresciuta dopo che Valentine aveva ucciso sua madre e che lei aveva promesso a Shrike che si sarebbe fatta trasformare in un cyborg come lui. Tuttavia, Hester fuggì quando seppe dell’arrivo di Londra nell’Europa continentale, un’opportunità che le avrebbe permesso di vendicarsi di Valentine.

I tre raggiungono Aireden, una città volante. Grazie alle conoscenze archeologiche di Tom e ai ricordi di Hester, scoprono che Valentine ha rubato a Pandora un computer di controllo per l’arma Medusa. Tom spiega che per fermare Medusa è necessario un Crash Drive, un dispositivo che causa l’autodistruzione dell’arma ma che è andato perduto. Poco dopo, ricevono la notizia che Londra sta dirigendosi verso Shan Guo, la Terra degli antitrazionisti. Valentine, che nel frattempo ha ucciso il sindaco di Londra, intende usare Medusa per abbattere la muraglia che protegge quelle terre da secoli e per approfittare delle loro risorse. Nel frattempo, arriva Shrike, che tenta ancora di catturare Hester, causando la distruzione di Aireden e la morte di molte persone. Ferito gravemente e rendendosi conto che Hester è innamorata di Tom, Shrike libera la ragazza dalla promessa che le aveva fatto e muore quando Aireden precipita.

Arrivati alla muraglia, Anna Fang, Tom e Hester avvisano il governatore locale della minaccia imminente. La flotta di aeromobili da battaglia viene schierata, ma Londra la distrugge in un colpo solo, insieme a una grande porzione della muraglia, utilizzando Medusa. Nel frattempo, Hester scopre che il medaglione che sua madre Pandora le aveva affidato contiene un Crash Drive. Anna Fang e i suoi uomini, usando i pochi velivoli rimasti operativi, decidono di scortare Anna e Tom a Londra con l’obiettivo di disattivare Medusa, che nel frattempo ha sparato un secondo colpo. Nonostante le perdite subite a causa della contraerea di Londra, il gruppo riesce nell’impresa. Anna affronta Valentine, dando a Hester la possibilità di distruggere Medusa ma venendo uccisa dall’uomo. Poco dopo, Hester e Valentine si scontrano e durante la lotta, l’uomo rivela alla giovane di essere suo padre. Hester fugge dallo scontro saltando su un aereo pilotato da Tom (che nel frattempo ha distrutto il motore di Londra, lanciata a tutta velocità contro la muraglia di Shan Guo da Valentine) e, pochi istanti dopo, il ragazzo bombarda l’aereo su cui si trova Valentine, facendolo precipitare. Valentine sopravvive all’impatto, ma pochi istanti dopo l’aereo viene schiacciato dai cingoli di Londra, che arresta la sua folle corsa poco dopo.

Guidati da Katherine, i londinesi sopravvissuti si dirigono verso i resti della muraglia, dove vengono pacificamente accolti dagli antitrazionisti. A questo punto, Tom e Hester decidono di partire e viaggiare per vedere il mondo.

Scheda di Macchine Mortali
  • Regia: Christian Rivers
  • Cast: Hugo Weaving, Robert Sheehan, Stephen Lang, Jihae, Colin Salmon, Hera Hilmar
  • Titolo originale: Mortal Engines
  • Genere: Fantasy, Fantascienza
Cast di Macchine Mortali

Hera Hilmar: Hester Shaw
Robert Sheehan: Tom Natsworthy
Hugo Weaving: Thaddeus Valentine
Jihae: Anna Fang
Leila George: Katherine Valentine
Stephen Lang: Shrike
Colin Salmon: dott. Chudleigh Pomeroy
Ronan Raftery: Bevis Pod
Patrick Malahide: Magnus Crome
Andrew Lees: Herbert Melliphant
Caren Pistorius: Pandora Shaw
Frankie Adams: Yasmina Rashid
Peter Jackson: Sooty Pete

Macchine Mortali 2: il seguito “L’oro dei predoni” si farà?

Dopo il deludente risultato al botteghino di “Macchine Mortali”, molti si chiedono se ci sarà un seguito. Nonostante la speranza di una nuova avventura nel mondo steampunk, il futuro della saga è incerto.

Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Philip Reeve, faceva parte di una serie di libri che comprendono tre sequel e tre prequel. Peter Jackson, legato al progetto fin dall’inizio, aveva inizialmente promesso una lunga e epica saga cinematografica. Tuttavia, il film del 2018 si rivelò un notevole insuccesso al botteghino. Nonostante un budget di oltre 100 milioni di dollari, l’incasso di soli 15,9 milioni negli Stati Uniti e 67,7 milioni nel resto del mondo non è stato sufficiente a coprire i costi di produzione.

In queste circostanze, Universal Pictures potrebbe essere riluttante a investire in un sequel. Peter Jackson stesso ha dichiarato che la decisione non è nelle loro mani, ma spetta al pubblico e al successo che il film otterrà.

Libro di Macchine Mortali

Macchine Mortali” è il primo libro di una serie di fantascienza e fantasy scritta da Philip Reeve. Il romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 2001. La serie è conosciuta come la “Quartet Mortale” ed è composta da quattro libri, di cui “Macchine Mortali” è l’opera inaugurale.

Ambientato in un mondo post-apocalittico, il libro presenta una terra devastata da eventi catastrofici noti come il “Sesto Scoppio“. Le città sopravvissute si sono trasformate in giganteschi veicoli mobili noti come “città-tracolla“, che si spostano e si combattono tra loro per risorse e sopravvivenza.

Il protagonista, Tom Natsworthy, è un giovane che vive in una città-tracolla chiamata Londra. Durante un incontro fatale con un misterioso assassino, Tom si trova coinvolto in una serie di avventure che lo porteranno ad esplorare i segreti e i conflitti che sottendono a questo mondo post-apocalittico.

Un altro personaggio chiave è Hester Shaw, una giovane donna con un oscuro passato che ha un conto in sospeso con il leader di Londra, Thaddeus Valentine. Le loro vite si intrecciano in modi imprevedibili, e insieme devono affrontare minacce mortali mentre cercano di svelare i misteri che circondano il loro mondo.

La storia è ricca di azione, avventure e intrighi, con una forte componente di esplorazione di temi come la sopravvivenza, la redenzione, la scoperta della verità e la lotta contro le ingiustizie. Inoltre, la serie presenta un’ambientazione unica e affascinante, con una mescolanza di tecnologia avanzata e elementi fantastici che contribuiscono a creare un mondo ricco e complesso.

Macchine Mortali” è stato ben accolto sia dai lettori che dalla critica per la sua originalità e l’abilità di Reeve nel costruire un universo complesso e coinvolgente.

Curiosità su Macchine Mortali

Nel lontano 2005, Deborah Forte, presidente di Scholastic Media e produttrice di Macchine Mortali, contattò Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens per discutere di una possibile trasposizione cinematografica.

La Wingnut Films di Peter Jackson ha ottenuto i diritti di produzione per Macchine Mortali e ha iniziato la pre-produzione in Nuova Zelanda nel 2008. Tuttavia, il progetto è stato momentaneamente accantonato per diversi anni a causa dell’impegno di Jackson e dei suoi colleghi nella realizzazione della trilogia de Lo Hobbit.

Venticinque anni prima, Christian Rivers aveva inviato a Peter Jackson una lettera come fan, allegando dei disegni di draghi e chiedendo un lavoro. Il regista rimase colpito e lo assunse. Il primo incarico di Rivers è stato lo storyboard del primo film di Jackson, Fuori di testa. Da allora, hanno continuato a collaborare, crescendo insieme nelle rispettive carriere. Rivers è poi stato premiato con un Oscar per i Migliori Effetti Visivi nel 2005 per King Kong.

Nel mondo futuristico del film, gli accenti sono stati un elemento cruciale per la caratterizzazione dei personaggi. Quasi tutti e 50 i ruoli con dialoghi richiedevano agli attori di modificare o cambiare completamente il loro accento nativo. Per guidare questo processo, i realizzatori hanno chiamato l’insegnante di dialetti inglese Jan Haydn Rowles (Il trono di spade).

L’audizione dell’attrice islandese Hera Hilmar (An Ordinary Man, Anna Karenina) è stata così impressionante che i realizzatori l’hanno scelta dopo una videochiamata su Skype, senza incontrarla di persona. Philippa Boyens ha commentato: “Hera mi ricorda Ingrid Bergman”.

All’inizio del film, Hester è stata sola per mesi nelle terre desolate. Hera Hilmar ha voluto esplorare a fondo quel senso di isolamento. La Hilmar ha spiegato: “Cerco di immergermi completamente nel personaggio che interpreto. Voglio capire appieno la sua realtà. Per Hester, sono andata in zone remote della Nuova Zelanda e ho cercato di immaginare come sarebbe stato vivere senza nessuno su cui fare affidamento, in mezzo alla natura selvaggia e desolata, e come si fa a sopravvivere fisicamente e mentalmente”.

Stephen Lang si è ispirato agli uccelli rapaci per la sua interpretazione di Shrike. Ha studiato la pazienza di questi animali e il modo in cui si posano. Voleva dare a Shrike una posizione fisica non umana. Quando Shrike è in azione, è sempre posato. Questo è stato un modo per creare una differenza e dare un tocco personale al personaggio.

Stephen Lang ha anche studiato la mantide e i cigni, ma è stato un video su YouTube del ballerino Rudolf Nureyev in Il lago dei cigni a guidare la fisicità di Shrike. Ha osservato come Nureyev tenga le braccia ferme, dando un’aura non umana. Lang ha cercato di replicare questa qualità nel modo in cui Shrike si muove.

Trovare la giusta voce per Shrike è stata una sfida. Nel libro, ogni volta che Shrike parla, il testo è scritto in lettere maiuscole, ma questo non funzionava per il film. Il suono delle parole doveva essere udibile chiaramente. Per aiutare Stephen Lang a produrre la voce di Shrike sul set, il reparto audio ha creato un dispositivo chiamato “Stalker Talker”. Era un microfono che amplificava e distorto la voce di Lang, permettendogli di sentirsi a suo agio. Ma Lang non si è limitato a ripetere le parole, si è impegnato a dare a Shrike una voce unica che lo rappresentasse.

Durante le riprese, quasi 1.000 persone hanno lavorato al film, di cui il 98% erano neozelandesi.

Prima dell’inizio delle riprese, il cast e la troupe sono stati accolti negli Stone Street Studios con una cerimonia tradizionale Maori chiamata ‘pōwhiri’. È stata un’esperienza potente e toccante per tutti i partecipanti. Il ‘pōwhiri’ è un modo intimo e personale di accogliere gli ospiti nella società Maori, ed è considerato un segno di buona fortuna.

Nel libro, il periodo temporale in cui si svolge la storia di Macchine Mortali è lasciato vago. Nel film, i realizzatori hanno scelto di situare la narrazione in una linea temporale più definita. La Guerra dei Sessanta Minuti, evento chiave del film, avviene circa 100 anni nel futuro, nel 2118, mentre la storia si svolge circa 1600 anni dopo, intorno al 3718.

Il mondo creato da Philip Reeve ha un’estetica steampunk vittoriana. Inizialmente, durante lo sviluppo del film nel 2008, i realizzatori hanno seguito questa estetica. Tuttavia, quando sono tornati al progetto dopo la trilogia de Lo Hobbit, hanno deciso di evolvere e ampliare il design, poiché lo stile steampunk era diventato più comune nella cultura popolare.

Complessivamente, sono stati costruiti oltre 70 set per Macchine Mortali. Alcuni di essi erano completamente realizzati e funzionali, mentre altri erano più piccoli, con parti supportate da uno sfondo verde. Nessun set era completamente digitale, poiché l’obiettivo era garantire al cast almeno un elemento di scenografia tangibile su cui basare le loro performance.

Nonostante il set della Jenny Haniver, l’aeronave rossa costruita da Anna Fang, fosse montato su una piattaforma mobile, gran parte del movimento è stato creato utilizzando tecniche cinematografiche tradizionali. Gli esperti degli effetti speciali hanno tirato manualmente delle corde per creare l’illusione del movimento. Durante le scene più turbolente, potenti ventilatori erano direzionati direttamente verso i volti degli attori.

Per progettare Airhaven, una città che fluttua tra i 5.000 e i 10.000 piedi di altezza nel cielo, il dipartimento artistico ha creato un modello tridimensionale utilizzando una tecnologia all’avanguardia chiamata HoloLens Holographic, che sfrutta la realtà mista. Ra Vincent ha spiegato che “la Realtà Aumentata è fantastica quando si tratta di visualizzare strutture completamente impossibili”. I visori hanno permesso agli artisti di esplorare i loro disegni e i set in una scala ampia. Indossare gli occhiali e navigare in un ologramma è un’esperienza accessibile a tutti, rispetto alla navigazione in un modello tridimensionale.

Con la guida di Bob Buck, il reparto dei costumi ha raggiunto l’apice dell’attività, contando ben 110 membri. Buck ha raccontato: “Per la sezione nota come ‘le budella’ di Londra, abbiamo acquistato abiti di seconda mano, smontandoli e riunendoli in modo irregolare”. Ha sottolineato che, osservando da vicino, si notano alcune imperfezioni. Durante la produzione, avevano solo 24 ore per far sembrare che qualcosa fosse invecchiato di decenni. Hanno sperimentato tecniche come levigare, bruciare leggermente con una fiamma ossidrica, spazzolare a secco, quindi aggiungere fango e sporco. Ogni dettaglio era fondamentale per creare un aspetto autentico. Anche un piccolo strappo in un calzino poteva contribuire a rendere il personaggio più realistico.

“Man mano che si sale, lo stile diventa più strutturato”, ha detto Bob Buck. L’abbigliamento dei livelli superiori richiama lo stile di Carnaby Street degli anni ’60. Da qui, hanno sviluppato l’estetica del film.

La maggior parte degli eventi della storia si svolge in soli 4 giorni.

Come parte della preparazione per il suo ruolo, Leila George D’Onofrio ha seguito corsi di cucito, un hobby che si addiceva al suo personaggio.

Per quanto riguarda la cicatrice sul viso di Hester, questa è stata un punto di interesse fin dalle prime fasi del processo creativo. Il progettista di protesi Gino Acevedo (noto per il suo lavoro su Lo Hobbit e King Kong) ha lavorato su diversi prototipi utilizzando uno strumento digitale di scultura chiamato Zbrush. Una volta che Hera Hilmar è stata scelta per il ruolo, hanno perfezionato il processo a partire da un calco della sua testa.

Per creare un senso di movimento all’interno della città stessa, il reparto di layout ha assemblato 113 sezioni artigianali di Londra, chiamate ‘ninfee’. Ciascuna di esse aveva una configurazione di animazione indipendente, consentendo di animare ogni sezione individualmente.

Per comunicare il senso di movimento nello spazio, gli artisti hanno utilizzato tecniche come l’applicazione mirata di effetti di sfocatura (motion-blur) per rappresentare il movimento veloce. Inoltre, hanno aggiunto nuvole sottili e nebbia nell’aria intorno e all’interno della città, elementi visivi che richiamano la realtà.

La colonna sonora è stata composta da Tom Holkenborg, noto come Junkie XL (ha lavorato su film come Deadpool e Tomb Raider del 2018).

Shrike ha un suono distintivo che unisce elementi umani e meccanici. Il sound designer Dave Whitehead ha spiegato: “Christian Rivers voleva che Shrike avesse un battito cardiaco”, descrivendo la necessità che fosse una macchina con una presenza eterna. Whitehead ha registrato una serie di suoni di battiti cardiaci diversi, che spaziavano dal suono di un minuscolo tamburo di metallo a quello di un meccanismo di orologeria. Poi, ha combinato circa 20 componenti diversi per creare il battito cardiaco di Shrike. Successivamente, Whitehead ha adattato questo suono al mondo del film, facendo risuonare gli elementi attraverso oggetti metallici e altoparlanti in modo che il suono risultasse reale. Per quanto riguarda i suoni dei passi di Shrike, Whitehead ha utilizzato bottiglie di metallo e un microfono metallico per creare un suono unico.

Le riprese principali si sono svolte in 86 giorni a Wellington, nei primi mesi del 2017. Il film è stato girato in 10 differenti set all’interno di tre strutture, inclusi gli Stone Street Studios e Avalon Studios, oltre a tre location esterne a Wellington.

Trailer di Macchine Mortali
Scene famose di Macchine Mortali
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