I buoni sono gli ucraini che combattono per conto degli USA e Navalny che lavorava per conto degli USA. I cattivi quelli che fanno il saluto romano
Sapevi che per i media italiani esistono i nazisti cattivi e quelli buoni? Quelli buoni sono gli ucraini che combattono per conto degli USA e Navalny che lavorava per conto degli USA, mentre i cattivi sono quelli che fanno il saluto romano alle commemorazioni o vengono picchiati dall’antifascista arrestata in Ungheria.
Navalny è un nazista talmente bravo che persino il nostro presidente della Repubblica ha lodato questo eroe che combatteva per la libertà di poter definire scarafaggi i lavoratori di colore in Russia.
Chissà quali erano le sue idee sugli omosessuali… mammamia, o fridd nguoll solo a pensarci.
Uno dei siti che seguo per informarmi è ILPOST. E’ un sito progressista che non fa mistero di essere di parte. Li seguo perché sono sempre aggiornati sui fatti del giorno. Però su alcuni temi fanno contorcere le budella. In questi casi dire che sono di parte è un eufemismo. Infatti, dopo le prime 10 parole viene voglia di chiudere l’articolo.
Ora, per esempio, stanno sostenendo la propaganda USA scrivendo di continuo che Navalny era il più grande oppositore di Putin.
Ma come poteva mai esserlo se non era manco riuscito a raccogliere le firme per candidarsi? Cioè, cavolo, almeno Di Maio è riuscito a presentarsi e qualche qualche voto l’ha preso. Navalny, invece, era talmente importante che non lo cagava nessuno.
Secondo me solo uno scemo (il mondo è pieno di scemi che buttano 8 euro al mese per leggere ESSE di parte) può credere che Putin, se vuole uccidere qualcuno, prima lo mette in carcere e poi un bel giorno decide di farlo diventare un martire per la propaganda dei suoi nemici.
E’ ovvio che è stato ucciso dagli americani. Così come hanno sabotato il gasdotto.
Io ancora non capisco tutte le fiaccolate ecc organizzate da gente che probabilmente non aveva mai sentito parlare di quest’uomo prima di oggi. Ne parlerò domani sul mio blog.
Secondo me sono sempre le stesse persone (pagate) che girano con i pullman per l’Italia. Più o meno come avviene per le “proteste climatiche”.