“A Zelensky e al popolo ucraino il premio Nobel per la pace”

Siamo ai limiti del surreale. Sta facendo morire la sua gente e qualcuno pensa al Nobel

A Zelensky e al popolo ucraino il premio Nobel per la pace
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e il popolo del Paese invaso dalla Russia meritano il Nobel per la Pace. Lo si legge in una lettera aperta “firmata da dozzine di politici europei”, secondo quanto riferisce Ukrinform, rivolta direttamente al Comitato per il Nobel nella quale si chiede che la procedura per l’assegnazione del Nobel, terminata in teoria il 31 gennaio scorso, debba estendersi fino al 31 marzo 2022“. Da Fanpage.

Per aver spinto il suo popolo a morire? Uhm, interessante.

Se entrano in casa dei ladri armati, tu, genitore, cosa fai?
Dici ai tuoi figli:
Prendete le pistole e sparategli
Nascondetevi, scappate, vi proteggo io, vi prego non fate del male ai miei figli“.

Il presidente ucraino userebbe la prima espressione e farebbe morire i propri figli.

Ps.
La guerra è sbagliata? Sempre. Putin è un assassino? Sì, come lo sono tutti i leader che fanno le guerre (ad esempio, i vari presidenti degli Stati Uniti).

arquen

Ciao, mi chiamo Aldo e sono un blogger

Questo è il mio blog personale dove pubblico riflessioni sulla mia vita, quello che penso sui fatti del giorno, do un po' di consigli sulle mie passioni (musica e tecnologia), e parlo della città dove vivo (Ercolano).

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1 commento

  • camu ha detto:

    Mi trovi perfettamente d’accordo. La macchina della disinformazione è più attiva che mai. I paesi occidentali hanno già perso, perché Putin ha dimostrato che l’apparato diplomatico che tutti ingenuamente pensavamo si sarebbe mosso per ovviare a questa situazione, si è dimostrato invece fragile e frammentato, come al solito. Allora tutti corrono a lodare Zelenski per distogliere l’attenzione dai propri fallimenti. Si chiama teoria dell’agenda setting. Le democrazie occidentali sono sulla via del tramonto, ma ovviamente stanno facendo di tutto per aggrapparsi al tubo dell’ossigeno e condizionare i propri “sudditi” allo stesso modo in cui fa Putin. La propaganda non è solo in Russia, ce l’abbiamo sotto il naso anche noi.

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