Il blog personale nasce unicamente per esprimere i propri pensieri
Se su Google scrivo “Come creare un blog personale” o in generale “Blog personale“, trovo un articolo di Aranzulla (come al solito) al primo posto e poi altri articoli che spiegano come creare un blog per guadagnare. Quindi, il motore di ricerca di Google, come capita qualche volta, o offre dei risultati sbagliati, o offre quelli che gli permettono di guadagnare con AdSense.
Sono solo ipotesi, ovvio. Tuttavia, è sbagliato offrire come risultati gli articoli che spiegano a chi vuole creare un blog personale che deve parlare di un argomento in particolare, o deve seguire uno schema (perché chi scrive l’articolo deve piazzare il link per vendere qualcosa).
Chi scrive su un blog personale non deve seguire nessuno schema, nessun calendario editoriale, può parlare di qualsiasi cosa nel modo che vuole, senza seguire regole di posizionamento. Quindi, se trovi articoli che parlano di come posizionarti su Google, di SEO, di schemi da seguire, fuggi via, perché quell’articolo è stato creato con l’unico intento di vederti qualcosa o di farti cliccare su qualche pubblicità.
Il blog personale, come il mio, nasce unicamente per esprimere i propri pensieri. Se non ti piacciono i social (come Facebook e Twitter) perché ti preoccupa la privacy, o non ti senti libero di esprimere la tua opinione, la scelta migliore è aprire un blog personale.
Prima dell’avvento dei social, e prima che arrivassero tutte queste persone che spiegano come fare soldi con un blog (il cui unico intento è venderti i loro corsi), il blog personale serviva unicamente per raccontarsi.
A me i social non sono mai piaciuti. Infatti, li uso solo per lavoro. Il mio profilo Facebook è fermo da anni perché non mi va che i miei parenti leggano le cose che penso. Qui, invece, posso raccontare tutto quello che mi pare, senza essere giudicato.
Fatta questa lunga premessa, ti spiego come creare un blog.
Puoi farlo in due modi: registrandoti su una piattaforma gratuita (come WordPress.com, Blogger, Tumblr, e altre) oppure comprando uno spazio e installando un blog.
Io ho iniziato con le piattaforme gratuite. Molti di quelli che hanno un blog come il mio hanno iniziato dalle piattaforme gratuite. Le piattaforme gratuite hanno il vantaggio della community. Cioè, quando scrivi un nuovo post gli altri utenti che hanno un blog sulla stessa piattaforma ricevono un avviso.
Con i blog come il mio, invece, devono cercarti per trovarti. Quindi, puoi scrivere un articolo e segnalarlo sui social, puoi fare amicizia con altri blogger commentando i loro post e loro commenteranno i tuoi. O ancora, se scrivi cose interessanti, gli utenti arriveranno dalle ricerche su Google (cosa molto difficile se usi una piattaforma gratuita).
Io ho imparato a fare siti seguendo questo percorso: blog personale su piattaforma gratuita, spazio gratuito dove creare un sito, spazio a pagamento dove creare un blog. Se fossi nato ai tempi dei social, non avrei imparato nulla di Html, Css, e tutti gli altri linguaggi per creare un blog.