Secondo me non dovrebbe esistere una legge sulla regolamentazione dell’interruzione di gravidanza
Secondo me non dovrebbe esistere una legge che regolamenta l’aborto.
Ovviamente la soggettività o l’oggettività dipende dal proprio vissuto.
Io sono cattolico e sono anche uno che riflette tantissimo. Che quando deve dire qualcosa valuta tutte le sfumature. Ne trovo talmente tante di sfumature che ad un certo punto mi perdo e non riesco nemmeno più a prendere una decisione. Altre volte, invece, inizio a valutare e trovo sia argomenti a favore, sia argomenti contrari.
Ovviamente le donne diranno: ma tu che ne sai? Sei uomo, il corpo è mio.
Sì, il corpo è tuo, ma l’ospite che sta dentro non è tuo. Almeno io la vedo così.
Per me, per il mio modo di vedere la vita, penso che nessuno possa decidere di non far nascere un bambino.
L’essere vivente che si trova nel corpo della donna non è di proprietà della donna.
Poi, sì, ci sarebbe da fare una discussione sul fatto che a tot giorni è o non è, se a tot mesi è o non è, ecc.
Su questo aspetto penso che quando una donna sa di essere incinta, già da quel preciso momento (che sia un giorno, una settimana, un mese, tre mesi) si può parlare di essere vivente. E non ci sono studi scientifici che tengano. E’ la mia opinione personale.
Apro una parentesi.
Ci sono persone che prendono gli studi scientifici come se fossero la Bibbia. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature (la più importante al mondo) quindi è vero, punto. No, non è così. Anni fa, secondo studi scientifici, si riteneva che l’omosessualità fosse una malattia, quindi tutti in nome della scienza sostenevano che fosse una malattia e chi diceva il contrario come minimo veniva deriso. Ora altri studi scientifici dicono il contrario e ora tutti in nome della scienza (come se fosse nuovamente la Bibbia) sostengono che è così, punto. No, non funziona così.
Chiusa parentesi.
Ritornando al tema dell’aborto, capisco che ci sono ragioni che possono portare a voler interrompere la gravidanza: uno stupro, il pericolo di vita della donna, l’eventualità che il piccolo nasca senza vita, e tante altre (non li elenco tutti).
Però so anche che tante donne portano avanti la gravidanza senza essere costrette da nessuno. Lo fanno perché pensano quello che penso io: che quel bambino non ha colpa. Quel bambino ha diritto di nascere.
Ci sono donne che hanno voluto far nascere il bambino concepito durante uno stupro. Ci sono donne che hanno voluto far nascere il bambino rischiando la morte (e qualcuna è anche morta). Ci sono donne che hanno voluto far nascere il bambino sapendo che ci sarebbero state forti probabilità che sarebbe nato con qualche malformazione. Ci sono donne che hanno voluto far nascere il bambino anche se non avevano la possibilità economica per mantenerlo.
Sui social è impossibile scrivere quello che sto scrivendo ora. Le persone che professano la libertà di pensiero o di espressione, spesso solo le stesse che ti sbranano se dici una cosa che per loro è scandalosa o assurda.
Anche per me tante cose che leggo sono scandalose e assurde, ma vado oltre. Quando non riesco ad andare oltre, esprimo il mio punto di vista, senza insultare nessuno. Molte persone, invece, hanno l’abitudine di dire: “ma che stronzata stai dicendo“, senza dare il loro punto di vista in merito.
Non serve a nulla perché si finisce solo per litigare. Invece il confronto aiuta a maturare. Magari, dico una stronzata (che per me però è una cosa giusta) e trovo qualcuno che riesce a darmi il giusto punto di vista per farmi cambiare idea. Sicuramente non cambierò idea se un tizio qualunque arriva e insulta.
Detto ciò, questo penso sull’aborto.
Il suggerimento che do per evitare di dover ricorrere all’aborto non è di usare il preservativo o altri anticoncezionali, ma di ridurre il numero di rapporti sessuali fatti con chiunque, e farlo solo con la persona giusta, al momento giusto. Si può fare. Nemmeno gli animali fanno sesso h24. Quindi, possiamo benissimo imitare gli animali. Anzi, prima funzionava proprio così. Poi le cose sono cambiate ed è subentrato il problema dell’aborto.
P.s. Prima di scrivere un articolo, uso Google non solo per cercare informazioni, ma anche per scoprire quali articoli sono posizionati bene. Delle volte noto che su determinati temi sono posizionati solo articoli di un’unica parte. Il motore di ricerca di Google ha degli algoritmi che classificano i contenuti e li posizionano, ma il posizionamento può anche essere ritoccato da un intervento umano.
Delle volte sembra che sia stato ritoccato tantissimo.
Tipo, se scrivo “non sono d’accordo sull’aborto“, trovo articoli che in realtà dicono che non sono d’accordo con quello che dice Papa Francesco sull’aborto. E poi articoli che sostengono il contrario di quello che ho cercato e cioè di persone che sono d’accordo sull’aborto. Mi sembra una manipolazione.
Quindi, una volta pubblicato il mio articolo, non lo troverò mai in prima pagina perché Google vuole solo articoli che dicono che l’aborto è giusto?
Spero di sbagliarmi.
Aggiornamento al 13 Giugno 2021
A distanza di circa 7 mesi questo articolo ha ricevuto solo 2 visite (le mie). Sì, Google non vuole mostrare questo articolo. Censura!