Apple Vision Pro è il primo visore per la realtà aumentata o “realtà mista” di Apple, presentato a giugno 2023 e lanciato sul mercato statunitense il 2 febbraio 2024
Apple ha lanciato il suo attesissimo visore Apple Vision Pro all’inizio di febbraio. Questo nuovo dispositivo, che introduce una nuova linea di prodotti con numerose innovazioni, attualmente disponibile solo negli Stati Uniti, non è ancora stato messo in produzione di massa.
Cos’è L’Apple Vision Pro
Apple Vision Pro è il primo visore per la realtà aumentata o “realtà mista” di Apple, presentato a giugno 2023 e lanciato sul mercato statunitense il 2 febbraio 2024. Introduce il concetto di “spatial computing“, che unisce il mondo reale con quello virtuale in un ambiente ibrido. Utilizzando una scansione dell’ambiente circostante, riprodotto fedelmente sugli schermi del visore, gli utenti possono sovrapporre elementi del mondo virtuale alla realtà fisica, aprendo così a nuove possibilità di utilizzo.
Il prezzo di partenza per il Vision Pro è di 3499 dollari. Questo dispositivo potrebbe rappresentare una pietra miliare per Apple, spostando l’interesse dall’informatica mobile al “computing spaziale“. Le implicazioni di questo visore nella vita quotidiana potrebbero essere notevoli, trasformando l’interazione con il mondo fisico e digitale in modi innovativi e utili.
I due concetti alla base di Vision Pro: la realtà mista e lo spatial computing
Vision Pro è un visore per la realtà mista sviluppato da Apple, che rappresenta un ibrido tra mondo digitale e mondo virtuale. Questa tecnologia consente di visualizzare ambienti e oggetti virtuali interagendo con elementi fisici, integrandoli in un unico ambiente. È importante distinguere la realtà mista (MR) da altre tecnologie come la realtà aumentata (AR), la realtà virtuale (VR), la virtualità aumentata (AV) e il mondo reale, poiché la MR incorpora tutti questi aspetti in un’esperienza integrata.
Durante la presentazione del Vision Pro, Apple ha introdotto il concetto di spatial computing, sottolineando la fusione totale tra ambiente fisico e digitale. Questo approccio consente un’interazione intuitiva con l’ambiente misto attraverso il movimento degli occhi, delle mani e comandi vocali. Gli utenti possono manipolare gli elementi dell’interfaccia come se fossero tangibili, aggiungendo un livello di realismo alla loro interazione virtuale.
Nel discorso di presentazione, Tim Cook, CEO di Apple, ha equiparato il Vision Pro a innovazioni passate come il Macintosh nel 1984 e l’iPhone nel 2007, suggerendo che questo visore rappresenti un altro passo avanti significativo nel settore tech. Potrebbe anche essere visto come un potenziale punto di svolta per la sua eredità personale in Apple.
Per coloro interessati a vedere la presentazione del Vision Pro, Apple ha reso disponibile il video del keynote sul proprio canale YouTube.
Come funziona e a cosa serve Vision Pro
Vision Pro funziona grazie a visionOS, il sistema operativo che gestisce il dispositivo. Questo permette alle applicazioni di espandersi oltre i limiti dello schermo, di essere spostate liberamente e ridimensionate. Inoltre, reagiscono alla luce ambiente proiettando ombre realistiche. Questa “magia” è resa possibile dall’uso combinato dello scanner LiDAR e della fotocamera TrueDepth, che creano una dettagliata mappa 3D dell’ambiente circostante.
Il visore è equipaggiato con il chip M2 per eseguire algoritmi avanzati di visione artificiale e il chip R1 che elabora input da fotocamere, sensori e microfoni, trasmettendo le immagini ai display integrati con altissima risoluzione in soli 12 millisecondi.
Questo coordinamento rapido e preciso tra i componenti del Vision Pro offre agli utenti la sensazione di unire l’ambiente reale con quello virtuale in modo fluido.
Cosa si può fare con Vision Pro
Il Vision Pro di Apple non è solo un altro prodotto tecnologico, ma è pensato come un ponte verso lo “spatial computing“, un nuovo paradigma che potrebbe rivoluzionare molti settori. Sebbene sia ancora presto per comprendere appieno tutte le implicazioni, le potenzialità dello spatial computing sono vaste.
Dopo il lancio del Vision Pro, molti utenti hanno condiviso sui social media come utilizzano il dispositivo per varie attività, che vanno oltre l’estensione della scrivania del Mac per migliorare il comfort visivo o guardare contenuti multimediali in modo più immersivo. Ad esempio, alcuni utilizzano il visore per pesare gli alimenti senza bisogno di una bilancia.
Gli scenari d’uso del Vision Pro possono potenzialmente coprire tutti i settori: lavorativo, industriale, medico, educativo, e altro ancora. Questo dispositivo può migliorare la produttività, rendendo le persone più efficienti ed efficaci sia sul lavoro sia nelle attività quotidiane. Tuttavia, è importante considerare come evitare un eccessivo distacco dalla realtà mentre si utilizza il visore.
Apple ha affrontato questa preoccupazione con la funzione Eye Sight, che mostra un rendering degli occhi dell’utente sul display esterno del visore, permettendo alle persone intorno di vedere gli occhi dell’utente, anche se sono coperti dal visore.
Quali sono i limiti del visore AR/VR di Apple
Ci sono ancora dei limiti nell’uso del visore AR/VR di Apple, il Vision Pro, che possono essere migliorati per offrire un’esperienza più inclusiva e collaborativa. Attualmente, quando due utenti indossano il Vision Pro nello stesso ambiente, ciascuno vive un’esperienza di realtà mista completamente individuale. Questo significa che non possono vedere gli elementi virtuali applicati all’ambiente reale dell’altro utente.
Questo aspetto ha portato alcuni a descrivere tali scenari come distopici. Tuttavia, essendo il Vision Pro il primo visore di Apple a introdurre il concetto di spatial computing, è ragionevole aspettarsi miglioramenti significativi nelle future versioni del dispositivo. Con l’evoluzione della tecnologia e l’applicazione dell’intelligenza artificiale allo spatial computing, l’esperienza d’uso potrebbe diventare sempre più interessante e avanzata.
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Ottima analisi di questo prodotto, che comunque stenda a decollare (sarà per via del costo non proprio alla portata di tutti) e che non ho ancora visto in giro. L’unico che sembra aver trovato la propria nicchia di mercato sembra essere l’Oculus, che con un prezzo molto più abbordabile, offre anche una varietà di applicazioni e giochi. Vedremo se l’ecosistema di Apple si amplierà per invogliare la gente ad usare il loro dispositivo.