I Weyes Blood sono un progetto musicale dell’artista statunitense Natalie Mering. Il gruppo crea esibizioni dal vivo coinvolgenti
Chi sono i Weyes Blood. I Weyes Blood sono un progetto musicale dell’artista statunitense Natalie Mering. Il nome “Weyes Blood” è un gioco di parole basato sulla pronuncia inglese di “wise blood” (sangue saggio), che è anche il titolo di un romanzo di Flannery O’Connor.
Natalie Mering ha iniziato a fare musica sotto il nome Weyes Blood all’inizio degli anni 2010 e ha guadagnato notorietà per la sua musica folk psichedelica e il suo stile vocale distintivo. La sua musica spesso incorpora elementi di musica retro, psichedelia, pop barocco e influenze folk, creando un suono unico e riconoscibile. Le sue canzoni affrontano spesso temi complessi e esistenziali, e le sue liriche sono spesso lodate per la loro profondità e complessità.
Tra gli album più noti dei Weyes Blood ci sono “The Innocents” (2014), “Front Row Seat to Earth” (2016) e “Titanic Rising” (2019), quest’ultimo acclamato dalla critica.
I Weyes Blood sono conosciuti per le loro esibizioni dal vivo coinvolgenti e per la loro capacità di creare un’atmosfera unica nei loro concerti.
Stile musicale
Weyes Blood si distingue per uno stile musicale peculiare, trasportando il pubblico in un viaggio emotivo attraverso le sue esibizioni dal vivo. La sua presenza sul palco è una combinazione affascinante di fascino mistico e un lato fanciullesco che si manifesta nel suo modo di esibirsi, ballando e saltellando in un abito lungo mentre conduce il pubblico attraverso le sue canzoni cariche di compassione e grazia.
L’artista, accompagnata da un ensemble di quattro musicisti, mescola elementi di eleganza classica con un’aura da intrattenitrice cresciuta negli ambienti alternativi. Nonostante la sua maturità di 35 anni, la sua energia sul palco trasmette una gioventù e freschezza degne di una ventenne, mentre il suo stile musicale rimanda a sonorità rétro che potrebbero appartenere a un’epoca passata.
Weyes Blood possiede un talento innato nell’arte della canzone, che si manifesta attraverso una performance melodica e retro ma contemporaneamente genuina. La sua voce trascende lungo il pentagramma, mantenendo un equilibrio tra romanticismo e realismo, evitando la lamentela eccessiva. La sua estetica, che spazia da suoni di chitarra slide a movimenti melodici, dall’abbigliamento ai dettagli scenici come i candelabri sul palco, evoca un’atmosfera vintage che, tuttavia, non si perde nella nostalgia del passato.
Attraverso la forma-canzone classica, Weyes Blood riesce a raccontare il presente, adottando un romanticismo che si oppone al cinismo contemporaneo, offrendo invece una prospettiva fiabesca e trippy. La sua interazione con il pubblico, che talvolta include conversazioni informali come nei piccoli locali, conferisce al concerto un’atmosfera più intima, lontana dall’idea di uno spettacolo puramente esibizionistico.
Le sue canzoni, spesso intrise di tristezza, trovano terreno fertile nell’esecuzione dal vivo. Durante l’esibizione, Weyes Blood ripercorre brani del suo repertorio, incluse le tracce di “Titanic Rising” e di “And in the Darkness, Hearts Aglow“, conferendo a quelli più vecchi una sorta di nostalgia che sembra appartenere a un’altra vita.
L’interazione tra le sue esibizioni e le immagini proiettate sullo sfondo, specialmente durante “God Turn Me Into a Flower“, aggiunge profondità all’esperienza. Le immagini di Adam Curtis si uniscono alla sua musica, creando un’atmosfera che sembra fermare il tempo, accompagnando il pubblico in un viaggio emozionale tra gioia e dolore.
La performance culmina con un finale coinvolgente, durante il quale Weyes Blood volteggia sul palco mentre sullo sfondo scorrono veloci montaggi di film di vario genere. Questo momento, unito alla sua esibizione, trasporta il pubblico in una realtà che sembra combinare l’ambiente del 2023 con il carattere dei film del passato.
La sua musica dal vivo, sebbene meno drammatica rispetto ai dischi, è una vera e propria espressione di anni di incertezza e desiderio di redenzione. Con le sue canzoni, Weyes Blood sembra offrire una catarsi priva di drammi, ma ricca di una sottile autoironia, creando uno spazio dove la bellezza musicale riesce a sottrarsi alla volgarità del nostro tempo.
Il suo concerto è come una chiesa gotica senza dogmi, dove l’erba sostituisce l’incenso e dove Weyes Blood, con la sua aura mistica e piena di talento, diviene l’officiante di una celebrazione musicale che rapisce e coinvolge il pubblico in un’esperienza unica e coinvolgente.
Chi è Natalie Mering
Natalie Laura Mering, conosciuta con lo pseudonimo Weyes Blood, è una cantautrice statunitense nata a Santa Monica il 11 giugno 1988.
La sua carriera è decollata nel 2016 con l’uscita del terzo album in studio, “Front Row Seat to Earth“, che ha ottenuto elogi unanimità dalla critica specializzata. Il disco è stato promosso da un tour in Europa e Nord America. In questo lavoro, la cantante si è ispirata allo stato di isolamento sperimentato durante il suo periodo a New York.
Nel febbraio 2019 è uscito il suo album “Titanic Rising“, entrato in classifica in diverse nazioni, quali la posizione 139 in Belgio, la 113 in Francia e la 68 nella Official Albums Chart britannica. Il disco esplora temi come delusioni amorose, una realtà danneggiata e la ricerca di speranza. Anche questo lavoro ha ricevuto ampi consensi dalla critica, comparendo in numerose liste che celebrano i migliori album dell’anno e del decennio, redatte da varie testate come Pitchfork, Uproxx, Paste, Uncut, Dazed, The Guardian e NPR.
Nel luglio del 2019 ha fatto il suo debutto televisivo al Late Night with Seth Meyers, esibendosi con il singolo “Everyday“. Nel 2022, annuncia il suo quinto album in studio, “And In The Darkness, Hearts Aglow“, uscito l’18 novembre dello stesso anno. L’album è stato preceduto dai singoli “It’s Not Just Me, It’s Everybody“, “Grapevine” e “God Turn Me Into a Flower“.
Discografia dei Weyes Blood
Album in studio
2011 – The Outside Room
2014 – The Innocents
2016 – Front Row Seat to Earth
2019 – Titanic Rising
2022 – And in the Darkness, Hearts Aglow
EP
2011 – Angels in America / Weyes Blood Split
2015 – Cardamom Times
2017 – Myths 002 (con Ariel Pink)
2019 – Rough Trade Session
Singoli
2015 – Cardamom
2017 – Tears on Fire (con Ariel Pink)
2017 – A Certain Kind / Everybody’s Talking
2019 – Andromeda
2019 – Everyday
2019 – Movies
2022 – It’s Not Just Me, It’s Everybody
2022 – Grapevine
2022 – God Turn Me Into a Flower
Recensione su Weyes Blood
Il secondo album della trilogia di Weyes Blood, And in the Darkness, Hearts Aglow, è un lavoro complesso e sfaccettato, che esplora temi profondi come l’amore, la perdita, l’identità e il senso della vita.
La voce di Natalie Mering è uno dei punti di forza dell’album. La sua voce è calda e avvolgente, e riesce a trasmettere un’ampia gamma di emozioni. I testi delle canzoni sono intelligenti e poetici, e offrono spunti di riflessione interessanti.
La musica dell’album è una miscela di generi, che spazia dal folk al pop al rock. Le influenze di artisti come Joni Mitchell, Laura Nyro e David Lynch sono evidenti, ma Mering riesce a dare alla sua musica un tocco personale e originale.
L’album si apre con il brano “It’s Not Just Me, It’s Everybody“, che esprime il senso di smarrimento e di alienazione che pervade l’album. La canzone è costruita su un’atmosfera eterea e malinconica, che ben rispecchia il testo.
Il tema dell’amore è presente in molte canzoni dell’album, come “Twin Flame“, “Grapevine” e “God Turn Me Into a Flower“. Queste canzoni esplorano le diverse sfaccettature dell’amore, dalla passione all’abbandono, dalla delusione alla speranza.
La canzone “Children of the Empire” è un’invettiva contro il consumismo e l’oppressione del potere. La canzone è costruita su un ritmo energico e coinvolgente, e il testo è un potente grido di protesta.
L’album si chiude con la canzone “The Worst Is Done“, che esprime un senso di pessimismo e di rassegnazione. La canzone è costruita su un’atmosfera cupa e malinconica, che rispecchia il testo.
In conclusione, And in the Darkness, Hearts Aglow è un album ricco e stimolante, che merita di essere ascoltato con attenzione. L’album è un’opera importante, che dimostra il talento di Weyes Blood come cantautrice e autrice di testi.
Pro:
Voce calda e avvolgente di Natalie Mering
Testi intelligenti e poetici
Musica ricca e sfaccettata
Contro:
Tematiche a volte cupe e pessimistiche
Curiosità su Weyes Blood
Il suo passato satanico: prima di dedicarsi alla musica folk, Mering ha militato in una band noise/grindcore chiamata Satanized. In un’intervista ha dichiarato che questa esperienza le ha insegnato molto sulla musica e sulla vita.
La sua passione per le erbe medicinali: a vent’anni, Mering ha lavorato per un erborista tra New Mexico e Kentucky. Questa esperienza le ha dato una profonda conoscenza delle erbe e delle loro proprietà curative.
La sua ispirazione letteraria: il nome d’arte di Mering, Weyes Blood, è ispirato al romanzo “Wise Blood” di Flannery O’Connor. Il romanzo racconta la storia di Hazel Motes, un giovane che torna dalla Seconda Guerra Mondiale in crisi mistica e fonda una “Chiesa Senza Cristo”.
Il suo amore per il cinema: Mering è una grande appassionata di cinema. Tra i suoi film preferiti ci sono “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Mike Nichols, “Un lupo mannaro americano a Londra” di John Landis e “Rebecca” di Alfred Hitchcock.
La sua influenza musicale: Mering è stata spesso paragonata a Joni Mitchell. Il suo album preferito della Mitchell è “Hejira”, che ha definito “un disco così avanti che anche dieci anni dopo non c’era nulla che suonasse allo stesso modo”.
Le canzoni più famose dei Weyes Blood
“Andromeda” – Una delle tracce principali dall’album “Titanic Rising” (2019), è una canzone che ha guadagnato molta attenzione per il suo suono etereo e il testo riflessivo.
“Movies” – Un’altra traccia da “Titanic Rising“, è apprezzata per la sua melodia coinvolgente e l’atmosfera cinematografica.
“Everyday” – Presente in “Front Row Seat to Earth” (2016), è un brano che mostra la capacità di Natalie Mering di combinare elementi di pop barocco e folk psichedelico.
“Generation Why” – Da “Front Row Seat to Earth“, questa canzone riflette sulle questioni della generazione odierna e ha un suono che incorpora influenze retro.
“A Lot’s Gonna Change” – Altro singolo notevole da “Titanic Rising“, è una traccia che esplora temi di cambiamento e crescita.
“Seven Words” – Questa è una delle tracce di “The Innocents” (2014), l’album che ha contribuito a far conoscere i Weyes Blood.