Lowlife: biografia, recensione, discografia e foto

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Lowlife: biografia, recensione, discografia e foto
I Lowlife erano un gruppo musicale scozzese attivo nel periodo tra il 1985 e il 1997. La loro musica spaziava tra il post-punk e il dream pop.

Biografia

Nei primi anni ottanta, la Scozia vide la nascita di diverse importanti band new wave. Tra queste, oltre a gruppi come Simple Minds, Cocteau Twins e Associates, c’erano i Dead Neighbours, originari di Grangemouth, i cui membri successivamente fondarono i Lowlife.

La formazione originaria dei Dead Neighbours comprendeva Craig Lorentsen alla voce, David Steel al basso, Ronnie Buchanan alla chitarra e Grant McDowall alla batteria.

Nel 1982, il gruppo registrò “Harmony in Hell“, un album che ottenne un certo successo nell’ambito indie. Durante la registrazione del secondo album, il bassista Steel lasciò la band. Brian Guthrie, fratello di Robin Guthrie dei Cocteau Twins e manager dei Dead Neighbours, favorì l’ingresso di Will Heggie, ex membro dei Cocteau Twins. Con Heggie, il gruppo completò la registrazione di “Strangedays Strangeways“, un album dal tono psychobilly, simile al precedente. Tuttavia, alcune divergenze tra Heggie e Buchanan portarono alla separazione, con Buchanan che lasciò la band. Il suo posto alla chitarra fu preso da Stuart Everest.

Dopo una fase di cambiamento, il gruppo decide di adottare il nome “Lowlife“, ispirandosi a una canzone dei Public Image Ltd. Nel 1985 viene pubblicato “Rain” (Neighshift Records), un EP composto da sei tracce che mettono in evidenza la capacità compositiva di Lorentson e l’abilità al basso di Heggie. Il primo album ufficiale come Lowlife è “Permanent Sleep“, pubblicato l’anno successivo. Questo lavoro viene paragonato a “Closer” dei Joy Division e riceve recensioni positive dalla critica britannica.

Nel 1987 esce “Diminuendo“, un album che spazia dalla darkwave al dream pop, ispirato ai Cocteau Twins. Nel 1989 arriva “Godhead“, con la partenza del chitarrista Everest, sostituito da Hamish Mackintosh (noto anche come Fuel). Questo disco è prodotto da Stephen Fellow (Comsat Angels). Nel gruppo, il genere dream pop prende sempre più piede, mentre vengono affrontati temi come l’alcolismo e la depressione, questioni legate alla personalità di Lorentson. Mackingtosh lascia il gruppo per tornare al suo progetto Fuel, mentre il bassista Grant perde un dito. Vengono quindi reclutati Hugh Duggie (chitarra) e Marting Fleming (batteria), entrambi ex membri dei Mutiny Strings.

Nel 1991 viene pubblicato l’album “San Antorium“, caratterizzato da un approccio più formale e curato rispetto al precedente. In questo lavoro, c’è un maggiore utilizzo dei sintetizzatori e della musica elettronica. La fase finale della produzione dei Lowlife è segnata dall’album “Gush“, uscito nel 1995. Questo disco presenta un’intimità quasi spirituale, con riferimenti a Cristo (Bleach) e evoca atmosfere mistiche (Wicked Papa Tantalus). Viene arricchito dalla collaborazione di Jennifer Bachen.

Il gruppo, che ha sempre mantenuto distanza dai circuiti commerciali (non ha mai rilasciato singoli per promuovere i suoi cinque album e ha tenuto pochi concerti solo nel Regno Unito), pone fine alla sua esperienza nel 1997, senza dare alcun annuncio ufficiale.

Il 4 giugno 2010, il sito della band riporta la notizia della prematura scomparsa di Craig Lorentson, deceduto all’età di 44 anni a causa del peggioramento dei suoi problemi di fegato e reni.

Note

  • Paese d’origine: Regno Unito
  • Genere: Post-punk, Dream pop, Shoegaze, Rock alternativo
  • Periodo di attività: 1985 – 1997

Discografia Lowlife

Album in studio

  • 1986 – Permanent Sleep
  • 1987 – Diminuendo
  • 1989 – Godhead
  • 1991 – San Antorium
  • 1995 – Gush

Raccolte

  • 1988 – Black Sessions and Demos
  • 1990 – From a Scream to a Wishper
  • 2006 – Eternity Road: Reflections of Lowlife 85-95
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