Blue Öyster Cult: biografia, recensione, discografia e foto

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Blue Öyster Cult: biografia, recensione, discografia e foto

I Blue Öyster Cult sono un gruppo musicale rock statunitense, tra i massimi esponenti del progressive statunitense. Fra i loro brani più celebri troviamo “(Don’t Fear) The Reaper” (il loro massimo successo, dall’album Agents of Fortune del 1976), “Astronomy“, “Godzilla” e “Burnin’ for You“.

Nei loro brani si trovano elementi di diversi sottogeneri del rock (inclusi hard rock, heavy metal, rock psichedelico e rock progressivo).

La formazione originale, fondata nel 1970, era composta dal cantante e chitarrista Eric Bloom, dal chitarrista Buck Dharma, dal tastierista Allen Lanier e dai fratelli Joe e Albert Bouchard, rispettivamente bassista e batterista.

Il nome “Blue Öyster Cult” è una citazione di un poema scritto da Sandy Pearlman e che letteralmente significa “il culto dell’ostrica blu“, ma che nel poema rappresenta una massa di alieni pronta a colonizzare la Terra. L’aggiunta dell’umlaut nel nome fu suggerita dal tastierista Allen Lanier, e in seguito molte altre band del panorama heavy metal inserirono un umlaut nel nome (tra cui i Motörhead, i Mötley Crüe, i Queensrÿche e gli Spin̈al Tap).

Storia del gruppo

La band si formò nel 1967 sotto il nome di “Soft White Underbelly” per insistenza del critico Sandy Pearlman (e futuro manager del gruppo). Pearlman, oltre a far avere alla band un contratto discografico prima con la Elektra Records e poi con la Columbia Records, contribuì ai testi delle canzoni, diventando una sorta di membro aggiunto della band.

Poi, quando la band fu pronta per registrare il proprio album d’esordio il cantante Les Braunstein abbandonò il gruppo e fu sostituito da Eric Bloom. La band, successivamente, cambiò diversi nomi, fino ad approdare al definitivo “Blue Öyster Cult” nel 1970, con l’ingresso di Allen Lanier e la nascita della prima formazione ufficiale.

I B.Ö.C. realizzarono l’album di debutto grazie all’aiuto di David Lucas e Clive Davis, l’omonimo “Blue Öyster Cult” (1972). Il disco ottenne un discreto successo e la band partì in tour con gruppi come “Byrds“, “Alice Cooper” e “Mahavishnu Orchestra“. Il secondo album, “Tyranny and Mutation” (1973), ottenne anch’esso un discreto successo, ma è con il terzo album “Secret Treaties” (1974) che riuscirono a farsi apprezzare anche dalla critica. L’album (che vanta la collaborazione di Patti Smith, amante del tastierista Allen Lanier e coautrice della canzone “Career of Evil”) divenne disco d’oro grazie al singolo “Astronomy“.

Con 3 album all’attivo e la critica e il pubblico dalla loro parte, realizzarono il primo album dal vivo, “On Your Feet or on Your Knees” (1975), che ottenne un buon successo. Poi, l’album “Agents of Fortune” (1976), grazie al singolo “(Don’t Fear) The Reaper“, riscosse un successo planetario e divenne disco d’oro.

I “Blue Öyster Cult” erano sulla cresta dell’onda, i loro concerti registravano il tutto esaurito, le loro performance dal vivo erano spettacolari (grazie ad alcuni laser che, illuminando il palco con diversi colori, creavano dei fantastici disegni psichedelici). Trainato dal singolo “Godzilla“, il quinto album della band, “Spectres” (1977), fu un altro grandissimo successo. Poi, nel 1978 uscì il secondo album live “Some Enchanted Evening“, che dopo pochissimo divenne disco di platino.

Il successivo album “Mirrors” (1979), fu prodotto da Tom Werman (che rimpiazzò lo storico produttore e manager del gruppo Sandy Pearlman). L’album fu considerato inferiore ai precedenti, pubblico e critica ritenevano che la band si fosse indirizzata verso un pop commerciale. L’album fu un mezzo fiasco, nonostante i singoli “The Vigil” e “The Great Sun Jester“.

Nel frattempo, Sandy Pearlman, che era diventato manager dei “Black Sabbath“, convinse Martin Birch (lo storico tecnico del suono dei Deep Purple) a produrre il settimo album dei “Blue Öyster Cult“, “Cultösaurus Erectus” (1980), che fu acclamato più dalla critica europea che da quella statunitense. Birch produsse anche il successivo album della band, “Fire of Unknown Origin” (1981), il quale conteneva il singolo “Burnin’ for You” (che contribuì al successo dell’album). Durante il tour che seguì l’uscita dell’album, il batterista Albert Bouchard abbandonò la band e fu sostituito da Rick Downey.

Nel 1982 uscì il terzo album live della band, il doppio LP “Extraterrestrial Live“. Poi, nel 1983 uscì “The Revölution by Night” che, prodotto da Bruce Fairbairn, ottenne uno scarso successo e il singolo “Shooting Shark” raggiunse solo l’83ª posizione nelle classifiche.

Dopo il tour che seguì l’uscita dell’album, il batterista Rick Downey abbandonò la band, che fu costretta a richiamare Albert Bouchard (che partecipò solo a un breve tour per la California perché a causa delle continue vicissitudini con gli altri membri della band se ne andò nuovamente). Poco dopo anche il tastierista Allen Lanier decise di abbandonare la band. Le posizioni vacanti vennero occupate da Jimmy Wilcox e Tommy Zvoncheck.

Nel 1986 uscì l’album “Club Ninja” (considerato dai fan l’ultimo grande album del gruppo). Dopo la tappa tedesca del tour che seguì l’uscita dell’album, il bassista Joe Bouchard abbandonò la band e fu rimpiazzato da Jon Rogers (che rimase fino al 1995).

Il cantante Eric Bloom e il chitarrista Buck Dharma erano gli unici superstiti della formazione originale. Questa nuova formazione durò solo per le restanti tappe del tour. Poi la band decise di sciogliersi.

I BÖC si riformarono dopo poco poiché ricevettero l’offerta di esibirsi in Grecia.

Nel 1988 venne pubblicato il concept album “Imaginos“, originariamente destinato ad essere un progetto solista di Pearlman e Bouchard, uscì sotto il nome “Blue Oyster Cult” (l’album contiene il remake di 2 canzoni già presenti nell’album del 1972 “Secret Treaties”, ovvero “Astronomy” e “Subhuman”).

Poi, per 10 anni la band non realizzò più album e si limitò a esibirsi nei locali Ron Riddle fu il batterista e Jon Rogers il bassista. Quando Riddle lasciò la band si susseguirono diversi batteristi, Chuck Burgi, John Miceli, John O’Reilly, Bobby Rondinelli e infine Jules Radino. Nel 1995 anche Rogers lasciò la band e fu prima rimpiazzato da Greg Smith, poi arrivò Danny Miranda, a infine nel 2004 Richie Castellano.

I BÖC ritornarono in studio nel 1998, anno della pubblicazione del 12esimo album, “Heaven Forbid“. Poi, nel 2001 registrarono “Curse of the Hidden Mirror“.

Nel 2012, per il quarantennale della band, per un solo concerto tenutosi a New York, si unirono alla formazione attuale anche i membri originari Joe ed Albert Bouchard ed Allen Lanier (il 14 agosto 2013 è deceduto dopo una lunga malattia). Nel 2016, per il quarantesimo anniversario di “Agent of Fortune“, Albert Bouchard si unì alla band per suonare ai concerti di New York, Los Angeles, Dublino e Londra. Nel 2017 ritornò anche Danny Miranda come membro ufficiale della band.

Il 10 luglio 2019 venne annunciato che la band sarebbe passata all’etichetta “Frontier Music” e che avrebbe rilasciato un album nel 2020. Nel marzo 2020 la band pubblicò l’album live “40th Anniversary — Agents of Fortune — Live 2016” (il quale contiene il concerto speciale tenutosi a Hollywwod nel 2016 dove la band ha eseguito l’album per intero).

Nell’agosto 2020, la band annnciò che il loro 14esimo album in studio, intitolato “The Symbol Remains“, sarebbe stato pubblicato il 9 ottobre 2020. Il 28 agosto uscì il singolo “Box in my head”.

Note

  • Paese d’origine: Stati Uniti
  • Genere: Hard rock, Heavy metal, Rock psichedelico, Rock progressivo, Arena rock, Art rock
  • Periodo di attività: dal 1970 – in attività

Formazione classica

  • Eric Bloom – voce, chitarra (1970-presente)
  • Buck Dharma – chitarra (1970-presente)
  • Allen Lanier – chitarra (1970-1985; 1987-2007)
  • Joe Bouchard – basso (1970-1986)
  • Albert Bouchard – batteria (1970-1982)

Formazione attuale

  • Eric Bloom – voce, chitarra (1970-presente)
  • Buck Dharma – chitarra, (1970-presente)
  • Richie Castellano – chitarra (2004-presente)
  • Danny Miranda – basso (1995-2004, 2017-presente)
  • Jules Radino – batteria (2004-presente)

Discografia Blue Öyster Cult

Album in studio:

  • 1972 – Blue Öyster Cult
  • 1973 – Tyranny and Mutation
  • 1974 – Secret Treaties
  • 1976 – Agents of Fortune
  • 1977 – Spectres
  • 1979 – Mirrors
  • 1980 – Cultösaurus Erectus
  • 1981 – Fire of Unknown Origin
  • 1983 – The Revölution by Night
  • 1985 – Club Ninja
  • 1988 – Imaginos
  • 1998 – Heaven Forbid
  • 2001 – Curse of the Hidden Mirror
  • 2020 – The Symbol Remains

Album dal vivo:

  • 1975 – On Your Feet or on Your Knees
  • 1978 – Some Enchanted Evening
  • 1982 – Extraterrestrial Live
  • 1991 – Live 1976
  • 2002 – A Long Day’s Night
  • 2020 – Hard Rock Live Cleveland 2014
  • 2020 – 40th Anniversary – Agents Of Fortune – Live 2016

Compilation di brani ri-registrati:

  • 1994 – Cult Classic

Raccolte:

  • 1990 – Career of Evil: The Metal Years
  • 1995 – Workshop of the Telescopes (2-disc set)
  • 2000 – Don’t Fear the Reaper: The Best of Blue Öyster Cult
  • 2003 – The Essential Blue Öyster Cult
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