La Corte di Cassazione ha confermato la condanna di Ciro Russo che a Reggio Calabria tentò di uccidere la sua ex moglie Maria Antonietta Rositani
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza definitiva confermando la condanna di Ciro Russo, un uomo di 46 anni residente ad Ercolano, provincia di Napoli. Russo, il 13 marzo 2019 a Reggio Calabria, tentò di uccidere la sua ex moglie, Maria Antonietta Rositani, di 46 anni, dandole fuoco dopo averla cosparso di benzina mentre la donna era alla guida della propria auto.
La Corte di Cassazione ha deciso di ridurre la pena inflitta a Russo dalla Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria da 18 anni e otto mesi a 17 anni e otto mesi, annullando il reato di maltrattamenti in quanto assorbito da quello di tentato omicidio.
Russo, con l’intento di uccidere la sua ex moglie, era evaso dagli arresti domiciliari che gli erano stati imposti per l’accusa di maltrattamenti familiari, recandosi presso la casa dei suoi genitori ad Ercolano e raggiungendo successivamente Reggio Calabria in auto, dove la donna si era trasferita dopo la separazione.
Dopo l’attacco, l’uomo fuggì immediatamente, ma fu arrestato dalla polizia il giorno successivo mentre cenava in una pizzeria a Reggio Calabria. Maria Antonietta Rositani, che si è costituita parte civile contro il marito nel corso del processo, ha riportato ustioni sul cinquanta per cento del corpo a causa delle fiamme provocate da Russo. La donna è stata ricoverata nel Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria e ha subito numerosi interventi chirurgici. Dopo 20 mesi di ricovero, è stata dimessa.
Durante il processo, Maria Antonietta Rositani è stata assistita dall’avvocato Alessandro Elia. La conferma della condanna di Russo da parte della Corte di Cassazione rappresenta un passo importante verso la giustizia per la vittima e sottolinea la gravità dell’atto commesso dall’uomo.